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Sottotitolato: burocrazia & di(ri)genza
Burocrazia.
Ahhh. Mafia, ah beh!
La Mafia va tranquilla nello Stato dalla Sicurezza Nazionale che non c’è.
Sicurezza Nazionale, in uno Stato sano di mente vuol dire usare l’Intelligence per garantire dapprima la sicurezza interna così da rendere più efficace il controllo in quella esterna.
La Burocrazia la odiano tutti ma quando si chiede come ridurla tutti, EspertiTM pagati soldoni non sanno da dove cominciare se non dalle parole taglia togli.
Bene, già qualcosa.
Il tecnico comunale dell’ufficio tecnico si occupa anche di RIfare le cose che il progettista dovrebbe già aver fatto.
Ridicolo in uno Stato con l’ICT sviluppato.
In uno Stato Sano il progettista mette tutto in un’archivio on-line, ad accesso in parte pubblico secondo credenziali e secondo sommatoria minima di valori nominali in permessi.
In uno Stato Sano il progettista progetta conformemente, oltre a fare progetti conformi.
Usa software certificati, “omologati”, oppure il sostituto fornito dallo Stato, in cloud, con condivisione di potenza di calcolo.
Il punto è che il progetto lo fa già completo di quel che serve, alla statistica, alla verifica urbanistica, alla verifica edilizia, alla verifica degli impianti, in termini nominali, formali.
Il docfa, il pregeo, li conoscono tutti, dal primo respiro.
Questi due sconosciuti sono il punto di partenza per costruire quel software (open source) per permettere di identificare, ovvero indicare, a spese del tempo del progettista, non del tecnico comunale (a cui si imputano eventuali errori, omissioni od attese), tutte le superfici, volumetricamente, tutte le distanze, utili alle verifiche AUTOMATICHE nominali e formali.
Verifiche che il tecnico comunale vaglierà nella realtà non sulla carta, usando semplici tag spaziali la cui posizione nello spazio è determinata dalla posizione di tre antenne che il tecnico si posrta dietro e che funzionano caricando i tag spaziali e comportando da parte di questi l’emissione di un segnale identificativo, che rintracciato in determinati istanti temporali, da posizioni diverse (le antenne–rilevatori), definirà la posizione dei tag nello spazio (sulla base dei tempi e delle sequenze logiche di segnali identificanti appunto tempo d’emissione ripetizione ed nome del tag): a questo punto il tecnico si occuperà di verificare la corrispondenza spaziale sui vertici-elementi del progetto approvato. Difficile: anche perchè se ai tag si applica rapidamente digitalmente un nome-categoria rappresentante il genere di vertice, la verifica da li potrebbe essere automatica. Risultato, meno carta, meno tempo, risparmio, burocrazia tradotta in regole software. Semplicità e coerenza (evitando d’essere quantisticamente inabilitati)
(in divenire forse, spero, come spero che i mafiosi e collusi finiscano dove devono: non certo ad impedire il realizzarsi d’idee collettivamente apprezzabili)